David Hume

David Hume è nato il 7 maggio 1711 a Edimburgo. Davide è stato educato secondo le idee del "calvinismo" - un movimento cristiano che risale a Giovanni Calvino e che sottolinea la santità di Dio.
All'età di 15 anni iniziò a studiare legge, ma si interessò molto di più alla filosofia e alla letteratura.
David sviluppò una passione per gli scrittori e i pensatori dell'antichità - così si preoccupò dell'antico ideale di serenità e tranquillità.
Hume, tuttavia, non ha trovato risposte alle sue domande per molto tempo. Ha sofferto ripetutamente di dubbi, problemi mentali, depressione, squilibrio e disagio fisico. Hume interrompe gli studi e torna in patria per dedicarsi maggiormente alle questioni filosofiche.
In particolare si è occupato dei filosofi britannici Francis Bacon e Isaac Newton, considerati pionieri della scienza moderna, come pure di John Locke e George Berkeley, che sono tra i più importanti rappresentanti dell'Illuminismo. Ha studiato il metodo scientifico, che trae le sue conclusioni sul mondo attraverso esperimenti e osservazioni.

Tra il 1735 e il 1737 abitava in Francia, dove scrisse la sua prima grande opera intitolata "Un trattato sulla natura umana". Hume era sempre più critico nei confronti delle severe regole del calvinismo.
Nel suo lavoro afferma che ci si dovrebbe basare sui risultati delle osservazioni. Ha così contraddetto i sostenitori del cosiddetto "razionalismo", che credono che ci siano verità direttamente disponibili alla ragione, cioè senza basarsi su un'esperienza. Il pensiero di Hume, invece, è nella tradizione dell'"empirismo" britannico (dal latino "empiricus", che significa "esperienza successiva"): Tutta la nostra conoscenza può basarsi solo sulla conoscenza che deriva dall'esperienza attraverso i nostri sensi.
Ma secondo Hume, la conoscenza attraverso l'esperienza ha anche i suoi limiti: ad esempio mette in guardia dal fare conclusioni anticipate solo perché si osserva ripetutamente che due fenomeni particolari si succedono l'uno dopo l'altro. Così David Hume si allontana dall'empirismo puro e va verso lo "scetticismo" (dal greco antico "sképsis", che significa "indagine critica"). 

Nuovo inizio e ultimi anni

Il filosofo ha deciso di rivedere radicalmente la sua precedente ricerca intellettuale e di scrivere un

nuovo lavoro. Dal 1746 David Hume lavorò come segretario del generale britannico St. Clair. Questa attività lo aiutò a salvare una certa ricchezza per potersi ritirare dalla vita professionale per alcuni anni e proseguire nuovamente il suo lavoro filosofico.
Hume tornò nuovamente a Ninewells e terminò un'altra opera filosofica nel 1748: "Un'indagine sulla mente umana". Anche in questo caso, l'attenzione si concentra sulla questione della conoscenza, e Hume guarda anche alla religione in modo dettagliato e critico.
Dal 1752, il filosofo ha iniziato a lavorare su un lavoro sulla storia dell' Inghilterra. Questa scrittura storica è stata la svolta di Hume e lo ha aiutato a raggiungere fama e ricchezza. David Hume è andato in Inghilterra con Jean-Jacques Rousseau però morì dopo una lunga malattia il 25 agosto 1776 a Edimburgo.

Grande effetto di un importante pensatore

Anche se David Hume sottolinea i limiti della conoscenza umana, non la considera una crisi profonda e non cade nella disperazione, ma invita le persone ad osservare criticamente tutto ciò che vedono, vivono e sentono. Ma anche tutte le altre affermazioni sul mondo non possono mai essere provate definitivamente.

Il grande influsso del pensatore e storico continua ancora oggi: Il suo lavoro principale "Un'indagine sulla mente umana" è considerato come uno dei più importanti scritti filosofici dell'Illuminismo. Tra le altre cose, influenzò in modo decisivo il pensiero del famoso filosofo tedesco Immanuel Kant (1724-1804) e lo ispirò alla sua importante opera "Die Kritik der reinen Vernunft" ("La critica della ragione pura").